I Mouse on Mars sono tra i protagonisti del rinnovamento della scena elettronica tedesca a cavallo tra i due secoli. Le loro alchimie musicali aggiornano lo spirito audace di pionieri dell'elettronica anni 70 come Kraftwerk, Faust e Neu!, dimostrando una peculiare versatilità negli arrangiamenti e nel remixing.
La band nasce nel 1992, su iniziativa di Andi Toma e Jan St. Werner, che si incontrano a Colonia ma si trasferiscono presto a Dusseldorf (la città dei Kraftwerk). Il primo Ep Frosch, su Too Pure, entra nella Top 3 della indie chart inglese nel 1994, mettendo in mostra subito l'approccio "trasversale" della band, abile nel mescolare generi disparati, dalla techno al kraut-rock. Segue il primo album Vulvaland, che alterna momenti di trance psichedelica ("Frosch") ad atmosfere più cupe e inquietanti ("Katang", "Future Dub" e "Chagrin"). Considerati, ai loro esordi, esponenti della scena drum & bass, i Mouse on Mars vengono presto etichettati con altri appellativi: Grind futurista, Kraut dub, Doom house.
Di ritorno dal suo tour negli Usa e in Giappone, il gruppo si chiude in studio per registrare il nuovo album Idiology, attorniato da violini, violoncelli, clarinetti, trombe e grand piano. L'enigmatico batterista Dodo Nkishi canta in diversi pezzi, accompagnato da Matthew Herbert al piano. Vert e FX Randomiz, che collaborano ad alcuni programming, il violinista Matty Arouse e il talentuoso Harald Sack Ziegler ai fiati chiudono la ricca lista degli ospiti. Il risultato è un disco sorprendente, una vera lezione di elettronica, piena di spunti originali, a cominciare dall'iniziale, serrata "Actionist Respoke". "Presence" mette in mostra esili cartilagini melodiche e un'ambientazione per piano e voce che riecheggia Robert Wyatt. "First: Break" è un'improvvisazione estrema, tra kraut-rock e rave party. "Fantastic Analysis" è uno strumentale etereo, vicino a certa new age. "Catching Butterflies With Hands" è un altro assemblaggio di improvvisazioni free-form.
"Paradical" è un esercizio raffinato di musica dissonante. "Unity Concept", stampato sul porta-cd, è recitato senza base o quasi da Nkishi. L'effetto complessivo è spiazzante, assordante e ipnotico al tempo stesso. Ma è soprattutto con questo disco che i Mouse on Mars si accreditano come una delle realtà più originali della scuola elettronica tedesca degli ultimi anni.
ondarock
Home » プレイリスト » Youtube » Mouse on Mars_Idiology - 03 - Presence.